Marino

Mitreo-area archeologica

Quello di Marino è uno dei tre mitrei finora ritrovati in Italia che riportino affrescate le scene della tauroctonia (il dio Mithra che uccide il toro sacro); gli altri due sono il Mitreo Barberini a Roma e il Mitreo di Santa Maria Capua Vetere. Il Mitreo di Marino è stato rinvenuto casualmente nel 1963, durante i lavori di ampliamento di una cantina, in Via Borgo Stazione.

L’antico culto misterico, dedicato al dio persiano Mithra, venne diffuso da mercanti e militari, a Roma ed in tutto l’Occidente, all’incirca verso il I secolo a.C.

La particolarità del culto consisteva nel fatto che il dio non riceveva sacrifici in offerta, ma era lui stesso a sacrificare un toro bianco per assicurare la salvezza ai suoi devoti e la fertilità al terreno.

Il Mitreo di Marino è stato edificato su quella che fu probabilmente una preesistente cisterna, completamente impermeabilizzata da un rivestimento di cocciopesto, scavata nel tufo a cui si accede attraverso una galleria lunga 29 metri e larga 3 metri.

Sulla parete in fondo si trova la raffigurazione della tauroctomia: il dio Mithra, con indosso abiti orientali (mantello stellato, cappello frigio e calzoni), è rappresentato nell’atto di tagliare la gola al toro bianco; in basso un cane ed un serpente bevono il sangue che esce. Lateralmente sono immortalate le fasi più significative del mito. Le raffigurazioni di sinistra sono: la lotta tra Giove ed i Giganti; Saturno sdraiato; la nascita di Mithra da una roccia; Mithra che cavalca il toro bianco. A destra: Mithra trascina il toro per le zampe posteriori nella grotta; Mithra inizia il Sole ai misteri; le due divinità stringono la mano destra diventando alleati; Mithra fa uscire l’acqua da una roccia.

Questa rara pittura mitraica risale alla seconda metà del II sec. d.C. ed è in ottimo stato di conservazione. Davanti al dipinto c’è un cippo con un’iscrizione per gli schiavi delle cave di peperino, antichi frequentatori del santuario.

 

PRENOTAZIONI SOLO ONLINE al seguente link: www.archeoclubcollialbani.it; con visite il II, III, IV fine settimana di ogni mese come di seguito indicato.

 

Ogni visita avrà un numero massimo di partecipanti di 14 persone esclusa la guida; avrà una durata di 40′ massimo con una permanenza all’interno dell’aula mitraica di 7′ circa a gruppi di 7 alla volta, come da disposizioni impartite dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Roma e per la Provincia di Rieti e da indicazioni del CNR.

L’esperienza di visita guidata è arricchita dalla visione di video mapping sulla storia di Marino e sul rinvenimento del mitreo.

Si accede solo con Green pass e propria mascherina.

Info:
protocollo@pec.comune.marino.rm.it

archeoclubcollialbani@gmail.com

Per approfondire:

Al centro della parete di fondo venne dipinto Mitra all’interno di una grotta, vestito alla maniera orientale con il berretto frigio, una tunica con maniche e calzoni lunghi, tutto di colore rosso. Sulle spalle gli volteggia un mantello blu bordato anch’esso di rosso cosparso di stelle, tra cui spiccano sette pianeti; il dio ha la testa girata verso il Sole raggiante, dipinto in alto a sinistra, che lo guarda benevolente ed ha accanto un corvo nero; all’altro lato è raffigurata la Luna con lo sguardo chino e circondata di luce riflessa: Il Mitreo di Marino