I Laghi

❝...questo paese meraviglioso è sublime; questo lago somiglia ad una tragedia, con la sua cornice di magia e di foreste, di solitudine e di abbandono, di campagne e di spiagge marine❞. Luigi Devoti

Con i suoi circa 170 metri il lago Albano è il più profondo dei laghi vulcanici italiani e prende il suo nome da Albalonga, madre di Roma, che si ipotizza sorgesse proprio sulle sue sponde; viene anche chiamato lago di Castel Gandolfo perché nelle sue acque si specchia il borgo che ospita la residenza estiva dei Papi. In primavera e estate è meta degli amanti degli sport acquatici, come canottaggio, vela, diving, kayak e sup o semplicemente di chi abbia voglia di farsi un tuffo e prendere il sole, mentre lungo i suoi 9 chilometri di perimetro si incontrano spesso ciclisti e podisti in allenamento.

L’amenità del paesaggio, la ricchezza della vegetazione, le testimonianze archeologiche e storico-artistiche rendono il lago una piacevole e interessante meta di passeggiate rilassanti, e navigandolo lungo il “Sentiero dell’Acqua” su di un battello, verrete immersi dall’ambiente circostante e dalle bellezze storico archeologiche del lago.

Come tutti i bacini lacustri di origine vulcanica, il lago Albano non ha fiumi immissari, ma viene alimentato solo dalle piogge e da alcune sorgenti sotto-lacustri. Nel 397 a.C. i Romani vi realizzarono una colossale opera di ingegneria idraulica: un emissario artificiale che consentiva alle acque del lago di raggiungere il mare e di controllarne così il livello.

Punti panoramici da cui si ammira il Lago Albano:

  • Dietro la chiesa di S. Tommaso (che si trova sulla piazza principale di Castel Gandolfo) c’è un affaccio che consente una larga veduta sul Lago;
  • Da uno slargo accanto all’Hotel Miralago, su via Galleria di Sopra ad Albano Laziale;
  • Dal Convento di Palazzolo, Rocca di Papa;
  • Lungo la Via dei Laghi si trovano diverse piazzole di sosta con belvedere.

Il lago di Nemi è il più piccolo dei due laghi castellani, chiamato anche “Specchio di Diana” perché lungo le sue sponde sorgevano il Bosco Sacro e il Tempio di Diana Nemorense, Dea dei Boschi. Circondato da canneti e serre di fragole, questo piccolo specchio d’acqua ha incantato nel corso degli anni poeti e pittori; anche i Romani lo predilessero e Caligola possedeva sulle sue acque due grandi navi salone che utilizzava per farci grandi feste: ciò che ne rimane oggi è conservato nel Museo delle Navi Romane, sulle rive del lago. Il lago è balneabile, le sue acque sono pulite e cristalline.

Punti panoramici da cui si ammira il Lago di Nemi:

  • Dalla piazza di Nemi su cui si affaccia la Chiesa del Crocifisso;
  • Dal piccolo belvedere che si trova subito dopo l’arco accanto a Palazzo Ruspoli, nel centro del borgo di Nemi;
  • Dal Parco Sforza Cesarini di Genzano di Roma.

Sul lago di Nemi si pratica l’allevamento del pesce Coregone che è possibile acquistare direttamente presso l’allevamento: Antica persicoltura Catarci Ovidio di Catarci Carlo, via Navi di Tiberio 31, Nemi – tel 346.1045287.