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Sagra dell’Uva – la festa per la quale Marino è celebre si tiene ogni prima domenica di ottobre dal 1925, quando fu inventata dal poeta Leone Ciprelli che, primo tra tutti in Italia, iniziò quella che è oggi una tradizione diffusa su tutta la penisola. Per l’occasione dalle fontane del paese sgorga vino e le strade si riempiono di persone che mangiano, bevono e cantano insieme, immerse in una contagiosa allegria di festa. Alla profanità della sagra corrispondono le celebrazioni della Madonna del Rosario che commemorano la vittoria della Santa Alleanza contro l’Impero ottomano nella battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571. Tutte le informazioni sulla Sagra sono reperibili sul sito Internet ad essa dedicato.
Sagra della ciambella al mosto – si svolge ogni terza domenica del mese di ottobre; la sagra è decollata acquistando in pochi anni rinomanza in tutto il Lazio e anche fuori.
Gli ingredienti: farina di tipo 00, zucchero, mosto di uve rigorosamente di Marino DOC, olio extra vergine di oliva, uva passerina di Marino, lievito di birra e sale, la ciambella al mosto ha tempi ben precisi di produzione e degustazione, per via della breve vita del mosto: i mesi tra settembre e novembre (il periodo della vendemmia).
Festa patronale di San Barnaba – l’affidamento di Marino alla protezione di San Barnaba risale al 1619; infatti fino ad allora la patrona era Santa Lucia, ma poiché dal 1615 al 1618 una serie di grandinate si abbatterono sul territorio marinese ogni anno l’11 giugno, la popolazione fece richiesta al cardinal Francesco Sforza di Santa Fiora – Vescovo di Albano, di poter celebrare San Barnaba, la cui festa ricorre proprio l’11 giugno. Sin da allora ai festeggiamenti popolari si accompagna una fiera dedicata al bestiame ed articoli vari.
Festa della Compatrona Santa Lucia – si svolge il 13 dicembre la festa dedicata all’originaria patrona di Marino, che ha ceduto il posto a San Barnaba nel 1619, rimanendo tuttavia compatrona. Nel rispetto delle antiche tradizioni, oltre alle celebrazioni religiose si organizzano mercatini di merci varie. La sacralità della ricorrenza è celebrata con una processione di giovani ragazze vestite di bianco, che partendo dall’attuale Museo Civico (ex chiesa di santa Lucia) giungono alla Chiesa di San Barnaba. La particolarità del rituale è il buio in cui si svolge, fino a quando una giovane, che rappresenta Santa Lucia, accende un cero in chiesa, simbolo della martire protettrice della vista e portatrice di luce.
Mercatino dell’antiquariato – ogni ultima domenica del mese, lungo le vie del centro storico sono allestite bancarelle con oggetti d’antiquariato e di curiosità.