Vino Colli Albani DOP (Denominazione di Origine Protetta): il nettare dei Colli Albani.
Nell’antica Roma era il vino degli umanisti e delle loro celebrazioni: una poesia di gusto e tradizione.
Si narra che Orazio, maestro dell’eleganza e della poesia, fosse un appassionato consumatore di questo vino bianco. Tanto era ammaliato dal suo gusto fresco e avvolgente, che era solito celebrare ogni anno i natali di Mecenate, suo amico e protettore, omaggiandolo con un’anfora del vino della “terra albana”.
Il vino Colli Albani DOP (Denominazione di Origine Protetta) nasce nei bucolici territori di Albano, Ariccia, Castel Gandolfo e Lanuvio, dove alla ricchezza mineralica dei terreni di origine vulcanica, si unisce la luminosità di paesaggi armonici e collinari, attraversati da leggere brezze mediterranee. Questa felice combinazione di caratteristiche climatiche e ambientali, favorisce la produzione di precursori aromatici che esaltano le caratteristiche organolettiche dei vitigni, amplificando i sentori tipici dei pregiati uvaggi impiegati nella produzione del Colli Albani DOP (Denominazione di Origine Protetta).
Nella purezza aromatica tipica di questo vino, un’importanza fondamentale è esercitata dalla Malvasia Bianca di Candia, localmente detta “Malvasia Rossa”, che concorre fino al 60% alla sua composizione, assieme al Trebbiano e ad altri uvaggi locali, portatori di fragranze fruttate e di morbida persistenza nel corpo.
Oltre a presentarsi nelle eccellenti tipologie “Superiore” e “Spumante”, peculiare del Colli Albani DOP (Denominazione di Origine Protetta), è la tipologia “Novello”, il cui imbottigliamento deve avvenire entro il 20 Dicembre dell’annata di produzione delle uve. I sottili profumi vinosi e delicati, come la gradevole sapidità che lo contraddistingue, sono accentuati nel sapore di questo vino, qui esaltato in tutta la sua giovinezza.
© PAOLA BARTOLONI