Marino

Santuario della Madonna dell’Acquasanta

Santa Maria dell'Acquasanta è un piccolo santuario sulla strada che da Marino scende alla valle del Bosco Ferentano. Scavato nella roccia, vi si accede da una scala di trentaquattro gradini e sotto l'altare esiste una sorgente d'acqua creduta miracolosa. La facciata neoclassica, realizzata interamente in peperino, è opera di Matteo Lovatti su commissione di Francesco Fumasoni Biondi.

L’ingresso è scandito da due colonne tuscaniche, che sostengono un architrave modanato molto sporgente, sorretto da mensole, che corre lungo tutta la facciata. Il portale di accesso è del ‘700, presenta un architrave e stipiti modanati.

L’aspetto dell’interno, con semplice struttura a navata unica, deriva da lavori effettuati tra il 1693 ed il 1720. L’altare rococò, risalente al 1759, è costituito da un blocco di roccia sul quale è scolpita la cornice che racchiude l’affresco della Madonna con Bambino in braccio e nella mano sinistra una ciotola d’acqua. L’opera presenta varie fasi pittoriche fra cui la più antica è datata tra il VI e il IX secolo d.C..

L’immagine della Vergine, probabilmente realizzata tra il IV ed il IX secolo, originariamente si trovava in una semplice edicola. Secondo il popolo di Marino la Madonna dell’Acquasanta è legata ad eventi miracolosi. La tradizione narra di un uomo a cavallo che – percorrendo la via Maremmana Inferiore in direzione di Castel Gandolfo ed Albano Laziale – perdette il controllo dell’animale e sarebbe morto senza l’aiuto della Vergine Maria. Da allora le sono stati attribuiti diversi miracoli. Probabilmente nel Cinquecento l’edicola venne inglobata all’interno del primo nucleo del Santuario.

L’altare laterale del Santissimo Crocifisso, finanziato dai sacerdoti Giovanni Andrea e Nicola Fico nel 1788, è stato successivamente utilizzato dall’Ordine Francescano Secolare, come attesta lo stemma apposto sull’altare stesso. Gli stessi benefattori hanno finanziato anche il completamento della torre canonica con altri due piani.