Nel 1807, con l’occupazione napoleonica dello Stato della Chiesa, tutti i beni ecclesiastici vennero confiscati, compresi il convento degli Agostiniani, che venne affidato a privati. In seguito alla caduta di Napoleone, i beni ecclesiastici vennero riacquisiti dallo Stato Pontificio ed il convento tornò in possesso dell’ordine originario, che vi rimase fino al 1954.
Attualmente il complesso è adibito a parrocchia.
La facciata è stata rimaneggiata una prima volta nel 1634 per opera dell’architetto Vincenzo della Greca; ulteriori restauri sono stati effettuati sia alla facciata che all’interno nel 1964 e nel corso degli anni Novanta.
La Chiesa conserva un affresco rappresentante la Vergine delle Grazie attribuito al pittore fiorentino Benozzo Bozzoli ed una scultura in legno di scuola napoletana raffigurante San Nicola da Tolentino. Nella seconda cappella, posta sulla sinistra, vi è una tela raffigurante San Rocco attribuita addirittura al Domenichino (1581-1641).