Fatta costruire dall’Imperatore Costantino e fatta poi riedificare da Papa Leone III (795-815) dopo un rovinoso incendio: di questa sono conservati alcuni capitelli ionici nella cripta sottostante il presbiterio. Subì varie trasformazioni, come l’aggiunta di una sagrestia e di un cimitero attiguo; la ristrutturazione avviata all’inizio del ‘700 dal Vescovo Ferdinando d’Adda, proseguì con il Cardinale Fabrizio Paolucci, che commissionò la costruzione della facciata all’architetto Carlo Buratti. L’aspetto odierno risale al 1913, in seguito a restauri e ristrutturazioni, durate più di mezzo secolo.
I lavori, effettuati anche grazie al concorso finanziario della popolazione di Albano, hanno portato alla luce una serie di colonne della Basilica di Leone III. All’interno presenta una pianta basilicale, suddivisa in tre navate e ricoperta da una volta a botte, in pieno gusto neoclassico. Le sei cappelle laterali sono decorate con dipinti del XVIII secolo. Nell’abside tre quadri rappresentanti la gloria di San Pancrazio (al centro), l’apparizione a Costantino della Santa Croce (destra) ed il rinvenimento della Santa Croce da parte di Santa Elena (sinistra) sono sovrastati dal monogramma di Cristo.
Appare opportuno ricordare la presenza del sarcofago in marmo di epoca paleocristiana con figura di orante centrale. Nei pressi della Basilica, su via Alcide de Gasperi è situato il Palazzo Episcopale, edificato nel 1725 dal Cardinale Nicola Lercari, Segretario di Stato di Papa Benedetto XIII. La chiesa è aperta al pubblico e visitabile.