Velletri

La storia di Velletri è ricca e molto antica; notizie sulla cittadina risalgono al periodo dei Volsci. L’antica Velitrae subì l’influenza degli Etruschi, come risulta dalle numerose terrecotte e da iscrizioni lasciate sul territori. Dopo aver combattuto contro Roma, venne sottomessa nel 338 a.C. da Furio Camillo, il quale ne fece abbattere le mura, ricostruite solo nell’ VIII secolo a difesa dei Saraceni. Velletri fu dunque municipium romano e combattè contro Pirro ed Annibale. Poi visse un periodo di splendore e tranquillità, fin quando la pax romana venne interrotta dai Goti di Alarico con l’invasione del 410.

Divenuta nei secoli dimora di campagna di aristocratici ed imperatori, diede i natali alla Gens Octavia, da cui discende l’Imperatore Ottaviano Augusto. Secondo la tradizione la sua cristianizzazione si ebbe grazie ad un religioso che poi nell’ 88 divenne Papa con il nome di Clemente I e che per tale motivo è oggi patrono della città. Nel corso degli anni la cittadina acquistò sempre più importanza, intrattenendo ottimi rapporti con lo Stato Pontificio.

Nel 1088 il conclave di Terracina elesse Papa Oddone di Lagery, Vescovo di Velletri, che prese il nome di Urbano II e promosse la Prima Crociata. Nel corso del XIII secolo Velletri fu amministrata in forma di Repubblica. Nel 1298 papa Bonifacio VIII, che prima di divenire Papa era stato Podestà di Velletri, liberò la città da ogni soggezione alla Provincia Pontificia di Campagna e Marittima, rendendo di fatto la città praticamente indipendente.

Nel 1408 venne conquistata da Ladislao I D’Angiò, re di Napoli, che però conservò l’indipendenza della cittadina. Nel Cinquecento entrò a far parte del patrimonio ecclesiastico. In quegli stessi anni (nel 1514) Raffaello, in visita a Velletri, dipinse la Madonna della Seggiola, ispirato da una giovane del luogo. Nel 1527 venne saccheggiata dai Lanzichenecchi, reduci dal celebre Sacco di Roma. Dopo questo episodio, si può considerare cessato il periodo dell’indipendenza politica di Velletri: nel 1559 infatti il Papa impose a Velletri il governo anche civile del Cardinale Vescovo, il primo dei quali fu Giovanni Pietro Carafa, poi papa Paolo IV. Nel 1744 venne combattuta nella cittadina la celebre e distruttiva battaglia di Velletri: gli austriaci di Maria Teresa di Asburgo, ed i borbonici del re Carlo di Borbone, si scontrarono sul suolo castellano, con la vittoria dell’esercito napoletano.

Le tracce del combattimento rimasero a lungo sul territorio, gli edifici bombardati e le innumerevoli vittime segnarono aspramente la storia del paese. Nel 1798, il Generale Michele Pezza, detto Fra Diavolo, con le sue bande di rivoltosi si alleò con gli abitanti di Velletri contro i francesi. Velletri proclamò la Repubblica. Nel 1849 ebbe luogo nel territorio velletrano una storica battaglia campale: le truppe della Repubblica Romana comandate da Garibaldi affrontarono e sconfissero Ferdinando II di Borbone, che tentava di avvicinarsi a Roma.

Qualche anno dopo, lo stesso Generale, richiese la cittadinanza velletrana ed il figlio Menotti Garibaldi vi si stabilì ricoprendo cariche amministrative. Nel 1866 Pio IX inaugurò la ferrovia Roma-Velletri, la terza linea ferroviaria dello Stato Pontificio e una delle prime in Italia. Questo giovò non poco alla crescita della cittadina, anche dopo il passaggio al Regno d’Italia del settembre 1870 e l’accorpamento alla Provincia di Roma.

Nel 1885 sorse il primo istituto bancario in senso moderno, la Cassa di Risparmio di Velletri; nel 1882 si tenne a Velletri una Fiera Enologica e in quegli stessi anni nasceva la nota Cantina Sperimentale. Nel 1913 arrivarono a Velletri le Tramvie dei Castelli Romani, che collegavano la cittadina direttamente a Roma e agli altri Castelli Romani e che rimasero in funzione, su questa tratta, fino al 1953. Il secondo conflitto mondiale segnò la distruzione di gran parte della cittadina che, posizionata sulla direttrice che conduceva le truppe alleate da Anzio a Roma, venne duramente bombardata.

Nel 2005, per la quattordicesima volta, è salito al soglio pontificio un Vescovo della diocesi di Velletri: il Cardinale Joseph Ratzinger, divenuto Papa con il nome di Benedetto XVI.

Per approfondire:

L’antica cittadella laziale, grazie alla riscoperta dei monumenti del suo florido passato, venne a costituire, tra XVII e XVIII secolo, un centro di studi antiquari d’eccellenza.: Velletri antiquaria d’eccellenza

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