il vino bianco dei Papi.
Dal cardinale Scipione Borghese a papa Paolo III: per secoli il vino più amato dalla curia romana.
Secondo Sante Lacerio, bottigliere personale di Papa Giulio II, (XVI sec.), non vi era vino migliore di quello prodotto nel “Tusculum”, l’attuale zona di Frascati.
La sublimità di questo vino deriva dalla selezione di meravigliosi grappoli di uva Malvasia puntinata, tipica del Lazio, assieme ad altre uve locali a bacca bianca, dalle qualità esclusive legate alle proprietà del territorio.
Un coinvolgente sentore di sambuco invita ad assaggiare questo vino paglierino, finché il suo inebriante aroma avvolge e seduce il palato in un abbraccio fresco e delicatamente sapido.
Nella tipologia “Cannellino” accentua tutta la sua personalità di vino amabile, la cui ricchezza di dolci sensazioni è amplificata da un soffice sentore di miele, e dalla soave evoluzione di morbidezza gustativa; insieme al celebre Frascati Superiore, rientrano nella peculiare denominazione DOCG (Denominazione di Origine Geografica e Garantita).
Altrettanto interessante è lo spumante prodotto a partire da questo ottimo vino: gradevole e persistente, testimonia la vivacità con cui il Frascati DOP (Denominazione Origine Protetta), ha saputo riaffermarsi nel corso dei secoli, tenendo sempre fede e conservando la sua antica tradizione.
Una tradizione che a Frascati tengono viva ancora oggi con orgoglio, tutelata dal Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati Doc – Docg.
© Paola Bartoloni