Visitare questo museo è come immergersi nelle cantiche dantesche e poterle vedere quasi prender vita grazie alle suggestive opere scultoree in marmo, in bronzo e ai dipinti. Un percorso particolarmente adatto a tutti gli studenti, studiosi, ed appassionati che potranno inoltre accedere, all’interno della stessa struttura, ad una sala didattica, allestita dal Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani, dove sarà possibile consultare tutti i testi di narrativa e saggistica, suddivisi per fasce di età, inerenti alla Divina Commedia, a Dante e all’Artista Mario Benedetto Robazza.
Caratteristiche distintive: nel passaggio tra le varie sale espositive, il visitatore può ripercorrere la genesi dell’opera del Maestro Benedetto Robazza in quel continuum di studi e di approfondimenti che a partire dalla prova d’autore in bronzo ai dipinti e ai bozzetti, si chiude con l’opera monumentale, vero capolavoro del Maestro e unica nel suo genere: un nastro di sculture lavorate in altorilievo per una superficie di 90mq che racchiudono tutti i 34 canti de L’Inferno. Un impatto visivo ed artistico imponente oltre che unico al mondo. Costituita da 18 pannelli in marmo, l’opera restituisce ai visitatori l’intero universo immaginifico dantesco, caricando di forte realismo volti e azioni di quei personaggi di cui canta il Sommo Poeta.