Il portale è abbellito dalle colonne tuscaniche, da due lesene per lato che introducono ad una nicchia. Nell’ordine superiore, sopra la trabeazione, spicca una finestra rettangolare ornata da lesene e paraste che racchiudono una nicchia con decorazioni a forma di conchiglia.
L’interno è a navata unica, con due altari laterali e tre nicchie per parte.
Ricordiamo la volta, attribuita a Girolamo Siciolante detto il Sermoneta, ed il dipinto dell’altare maggiore raffigurante L’Annunciazione, in stile tardomanierista, databile intorno alla fine del ‘500 inizio del ‘600.
Dal 1611 fino al 1810 la chiesa è stata gestita dai Padri Agostiniani – Congregazione di Genova; della storia precedente non si hanno notizie certe, si sa solo con certezza che è stata menzionata nella “Relazione ad limina” del 1569 redatta dal vescovo di Albano, e che era annessa ad un piccolo hospitale, ossia un ricovero per pellegrini.