Albano Laziale

Musei Civici

Il Museo Civico di Albano è stato fondato nel 1975 ed ha sede dal 1983 all’interno di Villa Ferrajoli, un imponente palazzo in stile neoclassico, immerso in un parco di pini secolari e di splendide magnolie, situato a sud-est del centro cittadino

Facciata Musei Civici di Albano Lazialie

Il Museo Civico di Albano è stato fondato nel 1975 ed ha sede dal 1983 all’interno di Villa Ferrajoli, un imponente palazzo in stile neoclassico, immerso in un parco di pini secolari e di splendide magnolie, situato a sud-est del centro cittadino.

Il museo è composto da 23 sale espositive situate su tre piani, alle quali è annessa una biblioteca scientifica storica-archeologica. Il corpo centrale dell’edificio è stato progettato intorno al 1834 dall’architetto Francesco Gasparoni in veste di elegante “Casino”; in seguito all’acquisto nel 1845 da parte del marchese Giuseppe Ferrajoli, vennero annesse le due costruzioni laterali adibite a scuderia quella di sinistra e ad uso agricolo quella di destra. Nel 1948 l’edificio divenne proprietà comunale.

L’avancorpo centrale in forma di pronao tetrastilo, in puro stile neoclassico, è decorato dall’altorilievo in terracotta presente nel frontone inciso dal padovano Rinaldo Rinaldi, con “Cerere che offre a Trittodemo un fascio di spighe mentre gli insegna ad arare la terra”.

L’accesso al Palazzo è predisposto da due scalinate laterali simmetriche. Il Parco Archeologico retrostante, in cui sono conservati alcuni coperchi di tomba della Legione, circoscritto da una corona di pini giganteschi, ben si presta per una breve sosta allietata dal gorgoglio delle acque della fontana ottocentesca, opera di F. Viti su disegno di G. Azzurri (artisti del panorama romano).

Le decorazioni delle sale interne, i dipinti, le grottesche sono opera dell’artista Giovanni Battista Caretti, e ricalcano un pieno stile neoclassico-rinascimentale, con temi mitologici e raffigurazioni di paesaggi. Si sono conservate le decorazioni di sole dieci volte, comprese quelle del pronao. In ognuna di esse si trovano quattro riquadri trapezoidali raffiguranti cani intrecciati a racemi.

Sottolineiamo la bellezza della volta in cima alla scala che mostra una ruota stellata dai toni grigi ed azzurri; la raffinatezza del cromatismo della Sala delle Conferenze; il dettaglio degli amorini licenziosi all’interno delle ghirlande di fiori del soffitto della Sala della Direzione del Museo ed i girali di acanto e le piccole rosette del pavimento originale; l’effetto ottico dei finti lacunari ottagonali, quadrati e rettangolari che sembrano ricreare il cielo azzurro, del soffitto della sala che porta al secondo piano.

Da notare della Sala XI, al secondo piano, oltre all’originale pavimento in cotto, e l’ovale inserito nel rettangolo centrale con i due graziosi amorini, le ghirlande di fiori e foglie, intervallate da tondi contenenti farfalle e rombi contenenti trofei, che richiamano i motivi di alcune volte della Domus Aurea. I reperti archeologici esposti vanno dal paleolitico al medioevo; di notevole importanza sono i resti risalenti all’età della pietra, e quelli di animali del periodo paleolitico ( 300.000-30.000 anni fa), come la Zanna di Elephans antiquus.

Reperti di grande pregio sono costituiti dalla testina policroma di un guerriero latino dell’età arcaica (V secolo a.C.), e dall’altorilievo templare in terracotta che rappresenta la danza di menadi e satiri. All’interno delle altre sale troviamo reperti provenienti dalle antiche ville, come la Villa Imperiale che fu di Pompeo Magno, la Villa Romana di Cavallacci (testa marmorea di Tiberio Gemello) e la Villa presso Cancelleria (testa di Faustina Maggiore).

È possibile ammirare anche una ricca collezione di grafica antica del periodo dal ‘600 al ‘900, all’interno della quale spiccano le opere del maestro Giovan Battista Piranesi. Il museo offre servizi didattici di notevole interesse, con punti video interattivi e touch screen, visite guidate, una guida cartacea in italiano ed inglese, video didattici, un’aula didattica con esercitazioni pratiche, vendita di pubblicazioni scientifiche e didattiche, cartoline, riproduzioni di stampe antiche e depliants illustrativi. I Musei Civici di Albano costituiscono una rete museale comprendente anche il Museo della Seconda Legione Partica, i Cisternoni, l’Anfiteatro, le Catacombe di S. Senatore, la chiesa di Santa Maria della Rotonda.