Gallerie scavate nella roccia di peperino.
Utilizzato principalmente come deposito per le botti di vino, assicurandone una conservazione ottimale, e, in periodo bellico, come rifugio e protezione dai bombardamenti aerei, le grotte sotterranee di Marino sono state recentemente oggetto delle cure e dell’interesse da parte delle istituzioni. In alcune di esse è stato realizzato un percorso espositivo e didattico, con la sistemazione ragionata dei reperti rinvenuti durante il ripristino e la pulizia delle gallerie. La cisterna di epoca romana, poi trasformata in oratorio cristiano, ritrovata, invece, sotto la Chiesa sconsacrata di Santa Lucia (oggi sede del Museo Civico), dimostra come il sottosuolo marinese si sia da sempre prestato alla conservazione di beni di prima necessità, come l’acqua in questo caso, e come, nel corso dei secoli sia stato adattato più volte alle necessità, agli usi e ai costumi della comunità.
Foto di Filippo Di Rosa