Nel 1567 iniziarono i lavori di edificazione del complesso residenziale, commissionati da Marco Sittico Altemps all’architetto Martino Longhi il Vecchio, che ampliò il precedente complesso appartenuto ai consoli Quintili. Subito dopo il Papa Gregorio XIII la utilizzò come residenza fissa e proprio nella Villa fu promulgata la bolla papale Inter Gravissimas, dalla quale derivò il Calendario Gregoriano.
Tra il 1616 ed il 1618 la Villa venne ampliata dall’architetto fiammingo Jan Van Santen (Giovanni Vasanzio), geniale ideatore della Retirata, del Giardino Grande, del Teatro delle Acque con al centro la Fontana dei Draghi e della grande corte quadrangolare ispirata alla cour d’honneur delle residenze reali di Francia.
Nel corso del Seicento fu possedimento della famiglia Borghese e visse un periodo di particolare splendore grazie al Cardinale Scipione. Vi soggiornarono diversi Papi tra i quali Clemente VIII, Paolo V ed Urbano VIII che lasciò Monte Porzio Catone nel 1626 per Castel Gandolfo.
La residenza vanta anche la presenza, nel 1858, della scrittrice George Sand che vi ideò il suo romanzo La Daniella.
Nel 1866 il complesso venne acquistato dai Gesuiti e divenne prima sede del Collegio Ghislieri e successivamente (fino al 1953) del Nobile Collegio di Mondragone, convitto destinato alle classi più elevate e scuola di grande prestigio. Sotto il governo dei Padri Gesuiti nella Villa – divenuta celebre scuola di materie scientifiche e nuove tecnologie -vennero creati Gabinetti di Chimica, Fisica, Scienze naturali, Laboratori Scientifici e nel 1868 vi venne allestito l’Osservatorio Meteorologico Tuscolano, grazie al professor Angelo Secchi, fondatore dell’astrofisica.
Nel 1981 Villa Mondragone venne acquistata dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
All’interno sono ancora visibili le decorazioni della Retirata, delle due cappelle, della Sala delle Cariatidi e della Sala Rossa.
Per approfondire:
La Villa Mondragone è stata costruita sulla piattaforma di una villa romana, la cui facciata, larga circa m. 60, era rivolta verso Nord. Probabilmente la villa si disponeva su più livelli, secondo quel gusto scenografico tanto di moda nell’antichità e ampiamente adottato dagli aristocratici romani nel costruire le loro lussuose residenze suburbane: Villa Mondragone