Sia il Convento che la Chiesa di S. Maria di Palazzolo furono costruiti nel Medioevo su resti romani lungo il tracciato della via Sacra.
Il nome indica chiaramente la preesistenza di rovine romane, infatti il giardino del convento poggia sulle sostruzioni di un’antica villa. Dipendente da San Saba fino al XIII secolo, la Chiesa di Santa Maria fu innalzata ad Abbazia nel 1244, seguì un lungo periodo di decadenza, fino alla ricostruzione del Convento avvenuta nel 1740 ad opera di Giuseppe Fonseca, vescovo di Oporto.
Attualmente il convento è di proprietà del Collegio Inglese che accoglie turisti in visita ai Castelli Romani e lo utilizza per le vacanze dei propri seminaristi durante le prime 2 settimane di luglio. La chiesa è semplice, articolata in un’unica navata, e conserva all’interno una tavola di Antoniazzo Romano. E’ aperta al pubblico e visitabile.
Lungo la strada di accesso si trova un sepolcro romano scavato nel peperino; l’elegante facciata è decorata dai dodici fasci littori, elemento a cui si ispirò Boni per creare il simbolo del fascismo.