Storia

Le prime testimonianze della presenza umana nel territorio dei Colli Albani risalgono al Paleolitico, ma le prime popolazioni che colonizzarono stabilmente i Colli Albani furono quelle dei Latini,un insieme di popoli di origine indoeuropea che si stanziarono nel Lazio Antico (il Latium Vetus di Plinio il Vecchio, che si estendeva a sud del fiume Tevere sino al promontorio del Circeo) a partire dal 2000 a.C. Già quattro secoli prima della fondazione di Roma i Latini avevano stabilito qui le loro città – Alba LongaTusculum, Aricia, Lanuvium, Velitrae, saldamente alleate nella famosa confederazione detta appunto Lega Latina.

Il cuore della vita religiosa e politica della confederazione si trovava su quello che oggi è chiamato Monte Cavo, l’antico Mons Albanus, dove era stato edificato il tempio sacro a Giove Laziale (Iuppiter Latiaris) e dove ogni anno si celebravano le Feriae Latinae, una serie di festeggiamenti nel corso dei quali i popoli della Lega si ritrovavano e rinsaldavano i reciproci vincoli di appartenenza e alleanza.

I Latini furono per secoli una spina nel fianco di Roma e numerose furono le battaglie nelle quali i Romani tentarono di sottometterli. Nonostante la distruzione della loro capitale Albalonga nel VII secolo a.C. (voluta da Tullo Ostilio ed attribuita dalla tradizione alla vittoria degli Orazi sui Curiazi), la Lega Latina fu definitivamente sconfitta soltanto tre secoli più tardi, nel 338 a.C. Da questo momento i Colli Albani furono sotto il dominio di Roma.

Con le invasioni barbariche i nobili romani si rifugiarono sui Colli Albani costruendo le loro roccaforti attorno alle quali, nel corso dei secoli, si svilupparono quei borghi che oggi conosciamo col nome di Castelli Romani e che rappresentano un’alternativa deliziosa per soggiorni e fuori porta alla vicinissima Roma. Nel corso dei secoli successivi i diversi feudi passarono sotto il dominio della Chiesa di Roma che divenne gradualmente la proprietaria di tutta la zona. Nel Cinquecento le incursioni barbariche e le lotte tra le famiglie nobili lasciarono spazio a un periodo di pace e benessere durante il quale le famiglie aristocratiche romane gareggiarono nel costruire, abbellire o ristrutturare le loro lussuose residenze di campagna e gli eleganti giardini, oltre ad arricchire il territorio di importanti infrastrutture e elementi urbanistici di pregio. Questo periodo ha lasciato un grande patrimonio culturale, il nostro orgoglio in Italia e nel mondo: dalle Ville tuscolanePalazzi nobiliari, ai meravigliosi giardini decorati con opere d’arte dei migliori artisti dell’epoca.

La pace durò fino alla seconda metà del Settecento, dopo di che la guerra di successione austriaca, la campagna napoleonica in Italia e le due guerre mondiali lasciarono segni di ferite indelebili. Oggi i Castelli Romani sono fra le mete turistiche più apprezzate nelle vicinanze di Roma, attraendo visitatori da tutto il mondo che rimangono incantati dalla ricchezza culturale, storica, enogastronomica e naturalistica, divenendo a volte, la prima scelta per visitare poi la capitale.