Nemi

Terrazza, Belvedere, e molto altro…

In questa sezione vi consigliamo diversi luoghi di interesse.

Terrazza degli Innamorati

La mitologia relativa alla valle del lago di Nemi racconta dell’amore tra Diana e Virbio, e quindi tra Numa Pompilio e la Ninfa Egeria, in onore dei quali questa terrazza è stata denominata “degli innamorati”.

Da qui si può ammirare una splendida vista sul bacino lacustre e sul Museo delle Navi Romane ed il Santuario di Diana Nemorense.

 

Belvedere Ceyrat

Il Belvedere Ceyrat si trova nel punto più alto del paese.

Il suo nome deriva dalla località francese dell’Auvergne con la quale Nemi è gemellata dal 1989.

La vista si allarga dai tetti di Nemi, al lago vulcanico ed al mare e in estate si può ammirare da qui il fenomeno detto delle “tre lune”: la luna si rispecchia dal cielo nel mare e nel lago.

 

Municipio

Il palazzo all’interno del quale si trovano gli uffici comunali risale alla prima metà del ‘700, quando ospitava un convento di suore. Al di sopra del portone di ingresso si trova murata una piccola testa, probabilmente appartenente ad una statua di fauno, forse proveniente dall’area archeologica del santuario di Diana.

 

Largo Intepè

Il largo Intepé è dedicato al gemellaggio nato nel 2003 tra Nemi e la Turchia, inizialmente con la cittadina di Intepé/Erenköy e poi con quella di Bozcaada. Da qui si può ammirare il meraviglioso panorama che dalla valle del lago arriva fino al mare.

 

Mano dei Desideri

Il 14 febbraio 2020 viene inaugurata in piazza Umberto I a Nemi l’opera bronzea dell’artista Marco Manzo dal titolo “La mano dei desideri”.

Si tratta di una scultura raffigurante due mani ricoperte di tatuaggi, una delle quali reca una fragola, simbolo per eccellenza del territorio e richiamo al mito di Venere, la quale mescolando le sue lacrime al sangue di Adone avrebbe generato piccoli cuori carnosi. Alla storia nemorense rimanda anche la freccia dell’arco di Diana.

Sull’altra mano ogni visitatore potrà poggiare la testa ed esprimere un desiderio.

 

Panchina Rossa

La panchina rossa collocata all’angolo di piazza del Crocifisso è un’opera dell’artista di fama internazionale Marco Manzo. È stata inaugurata il 24 novembre 2021 ed è dedicata alla giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

 

Pullarella

Qui si conserva quello che resta dell’originario borgo medioevale, accessibile un tempo soltanto dall’ingresso del castello. Tale denominazione deriva, secondo alcuni, dal fatto che il Palazzo simboleggiava la chioccia e le case retrostanti i pulcini.

Secondo altri la presenza di galline e quindi di una “pulla” ne sarebbe invece all’origine. La conformazione attuale del luogo, che si presenta caratterizzato da vicoli stretti ed abitazioni a più piani, richiama quella originaria, che è rimasta pressoché inalterata.

 

Arcu da pete

All’estremità del paese che guarda verso il lago si trova il cosiddetto “arcu da pete”, un arco in muratura del quale non si ha una esatta datazione. L’arco compare in numerose stampe antiche e costituiva sicuramente un portale d’ingresso al borgo fortificato.