La prima fonte che ne parla si data al XII secolo, ed a partire da quella data diviene un luogo di culto sempre più importante per la comunità locale.
La sua decadenza inizia nel XVIII secolo, fino a quando viene abbandonato e trasformato alla fine dell’‘800 in luogo di rimessa di attrezzi ed animali.
È possibile ammirare all’interno ciò che resta degli affreschi che ne adornavano le pareti, raffiguranti vari santi ed una suggestiva rappresentazione del borgo di Nemi.