Nemi

Fontane e Statue

Numerose sono le opere artistiche tra fontane e statue all'interno del centro storico di Nemi.

Fontana della dea Diana

La fontana, opera dello scultore Luciano Mastrolorenzi, si trova in Piazza Roma ed è stata inaugurata il 30 Gennaio del 2000.

L’artista per la sua realizzazione ha utilizzato diversi materiali: il bronzo per la statua, la trachite per la fontana, il travertino per le colonne, il ferro per le ringhiere, l’ottone per i pomi e l’argento per gli occhi.

L’opera è dedicata a Diana Nemorensis, la dea venerata in un monumentale santuario su terrazze nella valle del lago.

 

Fontana dei Leoni

La fontana dei Leoni, che deriva la sua denominazione dalla caratteristica forma delle due bocche da cui fuoriesce l’acqua, venne realizzata nel 1951 dove già arrivava una vena sorgiva proveniente dall’Algido, come recita una iscrizione commemorativa, incisa su marmo e scritta in latino.

La decorazione in bronzo è stata eseguita da Luciano Mastrolorenzi e ne ha sostituita una precedente, in peperino, che aveva la stessa iconografia e si ispirava alla decorazione metallica della parte terminale delle travi delle navi di Caligola, oggi in parte conservata presso il Museo Nazionale Romano, e recante animali di vario genere che digrignano denti aventi una funzione apotropaica.

 

Fontana della Medusa

Opera dell’artista Mastrolorenzi, eseguita nel 2008. Prende ispirazione dalla decorazione bronzea della parte terminale delle travi delle due navi realizzate dall’imperatore Caligola, rinvenute sui fondali del lago nemorense trai 1928 ed il 1932.

L’iscrizione che si trova sotto la testa è in caratteri runici e rimanda alle antiche origini di Nemi ed alla sua storia ricca di racconti mitologici.

 

Fontanili

Nella parte alta del borgo di Nemi si trovano due fontanili, uno in prossimità di piazza Risorgimento ed uno nel rione Coste, che venivano utilizzati fino alla metà del XX secolo dalle donne del luogo per lavare i panni. Svolgevano tra le altre l’importante funzione di luogo di incontro, dove ci si ritrovava al ritorno dal duro lavoro nei campi.

 

Statua di Caligola

Situata all’angolo tra il corso e Piazza Umberto I, l’erma in bronzo raffigurante Caligola è un’opera dello scultore Luciano Mastrolorenzi dedicata all’imperatore, nato ad Anzio il 31 agosto del 12 d.C. La storia dell’imperatore è strettamente legata al luogo, in quanto fece costruire due sontuose imbarcazioni sulla riva settentrionale del bacino lacustre: una svolgeva la funzione di palazzo galleggiante, l’altra di tempio dedicato alla dea egizia Iside.

Per conservarle fu inaugurato nl 1936 un Museo, situato a breve distanza dal luogo del rinvenimento dall’architetto Vittorio Morpurgo, colpito nel 1944 da un incendio doloso ma ora aperto al pubblico grazie ad una esemplare opera di restauro.

 

Statua della Grande Madre Terra

Opera dell’artista Mastrolorenzi, eseguita nel 2008. Prende ispirazione dalla decorazione bronzea della parte terminale delle travi delle due navi realizzate dall’imperatore Caligola, rinvenute sui fondali del lago nemorense trai 1928 ed il 1932.

L’iscrizione che si trova sotto la testa è in caratteri runici e rimanda alle antiche origini di Nemi ed alla sua storia ricca di racconti mitologici.

 

Monumento all’Umanità Sofferente

L’opera è stata realizzata dall’artista tedesca Ursa von Leinster nel 1970. La statua raffigura un uomo di spalle, con il volto rivolto all’indietro ed è addossata alla parete rocciosa. Affianca l’immagine una targa che reca la frase del Vangelo di Giovanni “Voi al mondo avete tribolazioni ma, coraggio, io ho vinto il mondo”.