Broccolo capoccione

matematicamente squisito.

Seminato all’inizio dell’estate, quando i pensieri corrono al mare e al sole, nasce nei mesi più freddi dell’autunno, come se la natura si fosse risparmiata tutto l’anno per un gran finale.

Di colore verde chiaro brillante, il broccolo di Albano è la versione XL, più grande e più buona dei broccoli laziali. L’appellativo stesso di “capoccione” rende l’idea delle sue dimensioni, e dell’importanza che riveste nella cucina locale, grazie alla sua spiccata versatilità. Fin dai tempi antichi ha rappresentato l’ortaggio per eccellenza, utilizzato dai Romani anche a fini terapeutici, per curare le più svariate malattie, oltre che a essere apprezzato per il suo incredibile sapore. La sua ampia infiorescenza è caratterizzata da una forma piramidale nella quale tante piccole rosette, disposte a spirale, riproducono la forma principale ripetendosi con regolarità, su scale diverse. Una curiosità di questo speciale ortaggio è che la successione con la quale si ripetono, rispecchia la nota sequenza di Fibonacci, ovvero una successione in sequenza di numeri interi naturali in cui ciascun numero, quello delle rosette in questo caso, è il risultato della somma dei due precedenti. Una perfezione della natura regolata da leggi matematiche, che ora aspetta solo il giusto riconoscimento a livello italiano ed europeo.

© Paola Bartoloni